2022

Nuove prospettive in Antropologia ed Evoluzione: 2022

Antropologia della salute: nuovi approcci e prospettive

1-3 Dicembre 2022, Università La Sapienza, Aula Marini Bettolo, Dip.to di Biologia Ambientale, sede di Botanica

Iniziativa congiunta dell'Istituto Italiano di Antropologia e Istituto Italiano di Palentologia Umana e in collaborazione con il Dip.to di Biologia Ambientale dell'Università "La Sapienza", Roma


Le registrazioni degli inteventi sono in fase di preparazione.


Il convegno Antropologia della salute: nuovi approcci e prospettive metterà a confronto specialisti di diversi versanti disciplinari, coerentemente con la mission dell’Istituto Italiano di Antropologia di favorire e portare a sintesi il dibattito interdisciplinare sulla diversità umana.

L’antropologia della salute ha l’obiettivo di riflettere sul nesso tra i concetti di salute, ambiente e cura, prendendo in considerazione al tempo stesso le dimensioni medico-biologiche e le numerose implicazioni culturali che agiscono prima e durante la malattia con uno sguardo attento alle diversità culturali. L’uso di una “prospettiva antropologica” consente di mettere in evidenza il ruolo causa dei determinanti non biologici della malattia, nella loro grande variabilità.

Un’attenzione particolare negli anni recenti è stata rivolta alla pratica etnografica, alla continua integrazione tra dimensione biologica e dimensione sociale – condizioni storico-culturali, politico-economiche, sanitarie – nelle particolarità specifiche che corpo, salute e malattia assumono in contesti storicamente determinati.

L'attenzione all'equità sanitaria, all'uguaglianza di genere e al diritto al più alto standard di salute raggiungibile risulta essere fondamentale per l'attuazione di programmi sanitari tra generi, gruppi di età, etnie, disabilità e altre differenze al fine di colmare le lacune di copertura, promuovere la salute e rafforzare il benessere e la resilienza delle donne, uomini, ragazzi e ragazze di diverse comunità.

Il miglioramento della salute per tutti è una priorità assoluta per il dibattito pubblico e l'equità sanitaria è un valore fondamentale negli obiettivi di sviluppo sostenibile. Questo comporta un profondo ripensamento delle istituzioni e delle politiche sanitarie, in modo da confrontarsi con le diseguaglianze di salute, le disparità tra i membri di una comunità, che si traduce in diverse condizioni di vita, come ricchezza, potere, accesso all'alimentazione, istruzione e assistenza sanitaria. Le disuguaglianze messe in evidenza dalla ricerca antropologica fisica e culturale si legano alle condizioni strutturali di gruppi o categorie sociali nel quadro complessivo dei rapporti di potere, economico-sociali e di accessibilità alle risorse disponibili in ogni determinata popolazione umana.

La percezione delle disuguaglianze presenti all’interno di una società è essa stessa differenziata secondo la posizione relativa di ogni categoria o classe di individui (genere, classe di età, condizione e mestiere, livello di rango e detenzione della ricchezza sociale, ecc.). I meccanismi e i processi attraverso i quali alcune categorie o classi di persone conseguono il controllo politico sulle altre e quindi il controllo delle risorse sociali sono oggetto di studio delle scienze storiche e antropologiche attraverso una pluralità di metodi.

Le discipline archeologiche e soprattutto bio-archeologiche sono indubbiamente in grado di offrire un contributo fondamentale allo studio storico dei processi di formazione e perpetuazione delle disuguaglianze. La possibilità di identificare e classificare significative caratteristiche biologiche e archeologiche tali da poter offrire indizi sulla loro posizione degli individui in una gerarchia sociale rappresenta uno strumento chiave nello studio storico delle forme di disuguaglianza e dipendenza. In definitiva, lo studio bio-archeologico offre l'opportunità di indagare la disuguaglianza e di raccontarla dal punto di vista del singolo individuo, come delle collettività.

Il convegno è realizzato grazie al contributo concesso dalla

Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali - Ministero dell Cultura

Giovedì 1 dicembre


Ambiente, diversità e salute

chair Giovanni Destro Bisol, Università di Roma "La Sapienza" e Istituto Italiano di Antropologia


14:30

Apertura del convegno

Bernardino Fantini, Istituto Italiano di Antropologia


Ricordo di Paolo Anagnostou


Saluto

Paolo Parente, Centro per la promozione della salute, ASL Roma 1


15:00

Biomedical studies of ancient mummies as a tool for social studies of Ancient Egypt*

Frank Ruhli, Institute of Evolutionary Medicine, University of Zurich

*online


15:30

La nuova domanda di salute

Ketty Vaccaro, Censis, Roma


16:10

coffee break


16:30

For a new Anthropology of CARE to come

Angelika Messner (online)

Head of the China Centre, Kiel University

*online

[abstract]


17:10

Storia dei mutamenti antropologici nei confronti delle epidemie

Bernardino Fantini

Istituto Italiano di Antropologia

[abstract]

Vener2 dicembre

chair Mariano Pavanello, Istituto Italiano di Antropologia


mattina

Prospettive a confronto su Antropologia e salute


10:00

Keynote speech

Cultural Understanding of Health and Disease

David Napier, University College London

[abstract]


11:00

Come introdurre il principio One Health nelle aule e nella società civile

Isabella Saggio, Università di Roma “La Sapienza”


11:40

coffee break


11:50

Ricerca etnografica e tutela della salute: il contributo dell’antropologia medica

Alessandro Lupo , Università di Roma “La Sapienza”

[abstract]


12:30

Evoluzione e malattie: Neanderthal e altre storie

Giovanni Destro Bisol, Università di Roma "La Sapienza" e Istituto Italiano di Antropologia

[abstract]


13:10 - 15:00

pausa pranzo


pomeriggio

15:00

Vita lunga o vita felice. Fra antropologia e medicina in Età moderna

Antonio Di Meo

[abstract]


15:40

L'equità nel diritto alla salute: il contrasto alle disuguaglianze nella città di Bologna

Ivo Quaranta, Università di Bologna

[abstract]


16:20

coffee break



Casi studio tra antropologia e archeologia

chair Ileana Micarelli, McDonald Institute for Archaeological Research, University of Cambridge, UK


16:40

Paleopatologia, disabilita’ e cura: intro alla sessione di studio

Ileana Micarelli, McDonald Institute for Archaeological Research, University of Cambridge, UK


16:55

La disabilità nelle società antiche attraverso le tracce nei resti umani: casi studio

Simona Minozzi, Divisione di Paleopatologia, Dip.to di Ricerca Traslazionale e Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia, Università di Pisa

[abstract]


17:20

Assistenza e cure mediche al tempo dei Longobardi in Italia: un approccio multidisciplinare*

Sara Bernardini , Aix Marseille University, LAMPEA, Aix-en-Provence, FR Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza, Roma, IT

*online

[abstract]


17:35

Il lato oscuro della pastorizia. La brucellosi umana nell’Italia appenninica medievale

Luca Ventura , Anatomia Patologica Ospedale San Salvatore L'Aquila; DISCAB Università dell'Aquila, L’Aquila, IT

[abstract]


18:00

Zoppia in una donna nell'Italia post-classica: i metodi di indagine bioarcheologica

Carlotta Zeppilli, Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza, Roma, IT

[abstract]

Sabato 3 dicembre

chair Bernardino Fantini, Istituto Italiano di Antropologia


Prospettive a confronto su Antropologia e salute


10:00

Prospettive teoriche per una comprensione culturale della prevenzione

Alessandro Blasimme, Swiss Federal Institute of Technology, Zurich, Svizzera

[abstract]


10:40

L'antropologia medica oggi

Giovanni Pizza, Università di Perugia

[abstract]


11:20

coffee break


11:40

Tavola rotonda su Antropologia e Salute

coordina Bernardino Fantini, partecipano Ketty Vaccaro, Alessandro Blasimme, Giovanni Pizza


Organizzazione

Giovanni Destro Bisol, Università di Roma "La Sapienza" e Istituto Italiano di Antropologia

Bernardino Fantini, Istituto Italiano di Antropologia

Barbara Saracino, Istituto Italiano di Palentologia Umana